Come in una bolla
Nell'androne del palazzo incontro la vicina di casa del settimo piano cerco di evitarla facendo un sorriso di cortesia e tiro dritto, sperando che non mi chieda della lampadina bruciata dell'ingresso, di cui non ho alcuna intenzione di occuparmi. Che io sia un consigliere non vuol mica dire che debba fare anche l'elettricista.
Vado in Posta per pagare una multa. Prendo il biglietto, mi siedo in un angolo e spero che arrivato il mio turno non mi tocchi di andare allo sportello dove c'è quell'impiegato coi baffi che immagino mi tratterà in malo modo senza guardarmi negli occhi. Mi rovinerà l'umore per il resto della giornata.
Entro in panetteria, quella sotto casa. Arrivando vedo che c'è coda ma entro lo stesso. Chiedo chi è l'ultimo e già mi manca l'aria. Faccio attenzione a non sfiorare nessuno intorno a me ma sembra inevitabile mi viene da pensare a Dustin Hoffman mentre interpreta Rain Man. Un signore in cravatta mi passa davanti... oddio quel pezzo di focaccia era mia, proprio quello!!
Salgo sul regionale delle 8.33 per Milano Centrale. Percorro tutti i vagoni avanti e indietro fino a quando non trovo 4 sedili completamente liberi dove posso sedermi senza dover condividere il mio spazio vitale con nessuno. Fortunato il macchinista che sta da solo per tutto il viaggio. Sicuramente si annoia, però ha una cabina tutta per sé.
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La mia vita - ma penso di non essere molto diverso dal resto dell'umanità - è fatta di tante piccole nevrosi oltre che di pensieri inutili e giudizi superficiali e troppo spesso spietati. Ho enfatizzato situazioni che fanno parte di molte giornate.
Energia.
Per il 99% siamo fatti di energia, la materia è quasi inesistente. Tradotto con un'immagine più facile da visualizzare siamo come immersi in una bolla che ci mantiene separati dal mondo che ci circonda e dagli altri esseri. E questa bolla oltre a separarci ci permette anche di sentire l'energia altrui, di avvertire istintivamente e quasi impercettibilmente se l'energia della persona o dell'ambiente che avviciniamo è per noi o contro di noi.
Può capitare di parlare con qualcuno per soli 5 minuti e poi di sentirsi tremendamente stanchi. Ci sono persone energivore, cioè che ci succhiano energia e ci sono persone rigeneranti, che ci ricaricano. E ci sono anche persone neutre, cioè che non ci trasmettono nulla, né caldo né freddo.
Ma l'essere energivori, rigeneranti o neutri non è una condizione assoluta, dipende sempre dall'osservatore e dalla sua condizione in quel dato e preciso momento..
La percezione dell'energia quindi è relativa. In quanto relativa, può essere modificata dall'osservatore. L'osservatore può modificare il proprio modo di percepire l'energia dell'altro in due modi: prendendone le distanze creando quindi una barriera per proteggersene oppure modificandola, inviando all'altro energia di segno opposto. Se negativa, positiva. E allora può succedere qualcosa di sorprendente. Modifichiamo la realtà con la forza del pensiero.
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Un semplice esercizio.
Mi siedo comodamente, ma con la schiena dritta e ben sostenuta dallo schienale.
Appoggio bene i piedi per terra con o senza le scarpe.
Chiudo gli occhi e faccio per 1 minuto una respirazione quadrata.
Inspiro lentamente, trattengo per qualche secondo, espiro lentamente, trattengo per qualche secondo e così via...
Visualizzo con la mente una persona (o una situazione) che mi ha trasmesso energia negativa, che mi ha dato fastidio ed è ancora nella mia memoria.
Provo a immaginare intorno ad lei una bolla trasparente, bianca e luminosa.
Ora immagino che la bolla si riempia lentamente di calore, di luce fino a colmarsi completamente.
Ora che la bolla è colma di luce, con essa anche la persona diventa luminosa.
Le mando un sorriso e calore, amore.
Rimango in questa condizione di pace per qualche minuto, ascoltando le sensazioni che mi arrivano.
Poi lentamente ritorno al presente, visualizzo la stanza in cui mi trovo, sento il mio corpo, la sedia su cui sono seduto e riapro gli occhi. Faccio due grandi respiri.
Qualcosa è cambiato!



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