Consapevolezza e connessione, connessione e consapevolezza.

 


Recentemente ci sono due parole che incontro quasi quotidianamente: connessione e consapevolezza.

Persone che ascolto per la prima volta, video che seguo online tra i più svariati, documentari su Netflix, amici della domenica... ultimamente queste parole sono le due mie fedeli compagne di viaggio.

Questa mattina mentre mi dedicavo alla consueta e goffa corsetta quotidiana, imbacuccato come uno Sherpa tibetano sui crepacci dell'Himalaya, ad un certo punto, costeggiando i nudi campi arati poco fuori dalla città dove vivo, mi si sono ripresentate, come le gemelle di Shining, mano nella mano: consapevolezza e connessione. In realtà, però, non è stato un incubo, anzi un incontro leggero e piacevole.

Mi sono immaginato allora di correre non più sul ruvido e terroso asfalto di campagna ma su di una immensa rete, fittissima e invisibile, che mi metteva in contatto istantaneamente con tutti i punti del globo, con tutti gli esseri viventi ivi compresi gli essere umani. 

Mentre continuavo a correre ho immaginato di essere collegato con i più Potenti del mondo e di provare calore, compassione e comprensione per loro. E attraverso il mio calore e la mia silenziosa presenza sentivo di poter in qualche modo influire sulle loro scelte, pur lasciandoli liberi, in modo da orientarle delicatamente alla pace.

Ho corso per qualche istante con questa immagine di luce, come avvolto nel ritmo di un mantra, in sincronia col ritmo dei miei lenti saltelli.

Anzichè la solita rabbia, il solito risentimento e il consueto senso di impotenza che mi stringe la mente e il cuore quando leggo più volte al giorno le news quotidiane sullo smartphone, con stupore mi sono sentito per un istante felicemente consapevole e connesso con tutto, con tutti, col destino del mondo e di ogni essere vivente su questa palla rotante.

Ho sentito per un istante che è possibile cambiare le cose... se ci credi, accade.

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